Differenze nell'uso della luce nei dipinti: Trasfigurazione di Raffaello e Assunta di Tiziano. Quale significato diverso assume la luce nelle due opere?
In entrambe le opere c'è una doppia luce. Nell'Assunta la luce è di un giallo caldo. Questa si irradia da un unico punto centrale alla sommità del cielo e si espande a raggiera verso il basso, creando situazioni di chiaro-scuro man mano che raggiunge il mondo terreno. Per questo si può dividere il dipinto in due situazioni : una parte più alta dove si trova Dio e una parte inferiore dove stanno gli uomini. Nella prima la luce è estremamente intensa, omogenea e identifica perfettamente Dio. Egli è l'essere più perfetto, più puro, santo, privo di lati oscuri come lo è la luce perciò solo lui può stare in una posizione di tale brillantezza. La luce è talmente potente che pone in controluce la figura di Dio, accentuandone la soprannaturalità grazie al contorno sfumato. Nella parte sottostante, invece, arrivano solo due spiragli di luce, più fiochi, che colpiscono le vesti di due Apostoli. I rimanenti sono quasi totalmente in ombra, nonostante si possano notare i panneggi delle vesti. Maria invece, che sta a metà della composizione, è illuminata dalla luce proveniente da Dio ma non in maniera completa. In Tiziano si nota un uso della luce di tipo simbolico, che descrive un moto ascensionale verso il divino e verso la salvezza. Da una condizione di peccato-ombra si passa a quella di purezza-luce. Nonostante ciò, le ombre e i chiaroscuri sono realisticamente dipinti.
Nella Trasfigurazione sono dipinti due episodi del Vangelo: nella parte superiore avviene la Trasfigurazione di Cristo mentre in quella inferiore è rappresentata la guarigione di un ragazzo indemoniato. In alto la luce si diffonde da dietro Cristo in direzione orizzontale, conferendo un effetto di calma e beatitudine alla scena, lasciando nell'oscurità la parte di cielo laterale. E' una luce fredda, bianchissima, che si riflette sulla veste di Gesù, illuminandolo. Nella porzione sottostante la luce non è omogenea e proviene da un punto in basso a sinistra. Si crea così un gioco di chiaro-scuri che mette in risalto la drammaticità del momento, i gesti dei personaggi, la loro inquietudine. La luce è utilizzata per rendere le emozioni e conferire maggiore realismo alla composizione.
Nelle due opere si notano due concezioni diverse:
⦁ Tiziano usa la luce per mostrare la differenza tra uomo e Dio;
⦁ Raffaello la considera uno ottimo strumento per evidenziare i sentimenti umani e attribuire alla scena una realistica atmosfera.
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